Palazzo Maggi

Nello spazio antistante alla Chiesa di San Pietro dei Greci si affaccia l’originale Palazzo Maggi, la cui facciata ariosa sembra quasi costituire un’elegante quinta teatrale all’estremità di via Cavour. Palazzo Maggi è l’esempio dell’evoluzione architettonica che nel corso dei secoli ha trasformato una semplice casa a corte in una casa palazziata. Infatti, la necessità di ingrandire l’abitato ha comportato l’innalzamento di un piano e l’aumento dei volumi laterali verso la strada, causando quindi la ridefinizione di un nuovo prospetto che uniformasse le recenti aggiunte strutturali.

Conseguentemente il prospetto si sviluppa asimmetricamente rispetto al portale di ingresso; segno evidente è l’ala di destra che si presenta più ridotta rispetto all’ala di sinistra che contiene una balconata realizzata nel XIX secolo. La parte artisticamente più interessante resta pur sempre il portale di ingresso, databile del Settecento e caratterizzato da paraste composite con elementi floreali lungo il fusto.

Il timpano, lavorato con cordoli mistilinei e contornato da ghirlande di fiori e presenta come chiave di volta il tipico mascherone apotropaico, che decora molti usci dell’architettura civile martinese. La parte superiore si arricchisce di un cartiglio sormontato da due graziosi puttini. Lo sviluppo verticale del portale fu accentuato nell’Ottocento con la creazione dell’arcata a tutto sesto e della cornice in pietra lavorata che uniforma il prospetto superiore di tutto il palazzo. Dietro all’arcata, en plein air, si cela una balconata e l’originaria corte aperta con le scale di accesso ai piani superiori.

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