Palazzo Barnaba

Palazzo Barnaba, posto all’apice di via Mazzini, sembra quasi un pannello scenografico collocato a chiusura di una delle strade più incantevoli del barocco martinese. Fu edificato nel 1719 da Pietro Antonio Barnaba, noto giudice della Vicaria napoletana, che per i suoi meriti ottenne il titolo di conte palatino. L’edificio, anche se costruito all’inizio del Settecento, presenta elementi architettonici di forte rimando tardo-rinascimentale; come ad esempio il portale a tutto sesto in bugnato e le due rosette collocate negli angoli superiori. L’approccio barocco è evidenziato dalla balaustra con colonnine spanciate che va a disegnare la loggia superiore e il terrazzo, accentuandone lo slancio verticale. Slancio che è evidenziato dal posizionamento al centro della balaustra di un putto sdraiato sul cornicione, che sembra quasi essere caduto dal cielo. In realtà il palazzo in origine era dotato di due logge ad arco sovrapposte, poi intorno al XX secolo fu abbattuta l’ultima loggia, salvando solo la balaustra con le colonnine e il putto. Il palazzo possiede un secondo ingresso sul retro, in via Agesilao, che si connota per gli stessi elementi architettonici che definiscono la facciata principale; ossia un portale arcato in bugnato e la balaustra con colonnine sagomate. Il palazzo passò in un secondo momento in possesso della famiglia Marturano.

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