Palazzo Stabile

La facciata di Palazzo Stabile si caratterizza per la sovrapposizione di ben due logge che accentuano lo sviluppo verticale. Anche Palazzo Stabile nasce dalla trasformazione di una casa a corte in una casa a palazzo. Infatti, il muro del piano terreno, in bugnato liscio, che sorregge la ringhiera del primo piano, fu realizzato nel XIX secolo per celare l’androne e le scale che conducevano all’ingresso del piano nobile, leggermente rialzato rispetto al piano di calpestio della strada. Essendo l’atrio aperto, superiormente si riescono ben a vedere i due ingressi con portali in stile barocco caratterizzati dalle volute ad orecchioni.

La facciata presenta elementi decorativi simmetrici, come le finestre ovali con cornici settecentesche, anche se alcune sono state murate modificando di conseguenza l’originalità del prospetto.

La volta, che ricopre il vano esterno, è voltata a botte con cornici mistilinee in stucco che ne ravvivano la decorazione. Un marcapiano molto sporgente separa la loggia inferiore da quella superiore che si presenta leggermente più bassa.

Sul cornicione del marcapiano spicca lo stemma araldico della famiglia Stabile: una solida colonna centrale tirata da ambo i lati da due leoni con in alto due gigli laterali e una stella caudata posizionata sulla sommità della colonna. Lo stessa stemma si trova all’interno della Basilica, sulle fiancate dell’altare di Cristo alla Colonna (transetto sinistro), opera commissionata nel 1775 dall’arcivescovo Francesco Saverio Stabile, vescovo di Venafro, concittadino e canonico dell’insigne Collegiata. Fu una personalità molto influente nella Martina del Settecento, infatti, nello stesso anno, il 22 ottobre del 1775, inaugurò la nuova fabbrica di San Martino e qualche anno prima, nel 1759, consacrò anche l’altare maggiore della Madonna del Carmine, all’interno dell’omonima chiesa, a cui era particolarmente devoto. Questo chiarisce in maniera esaustiva l’inserimento della stella caudata, simbolo della Madonna del Monte Carmelo, all’interno del blasone di famiglia. Il palazzo al suo interno dispone di una Galleria ornata da dipinti settecenteschi che si ispirano ad alcuni episodi della Bibbia e dell’Eneide. Il palazzo è stato recentemente restaurato ed è destinato ad ospitare il Museo della Basilica di San Martino. In largo Stabile, di lato a Palazzo Stabile, si trova l’Archivio Storico della Basilica, intitolato all’arcivescovo Nicola Margotta.

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