Sulla direttrice per Taranto, lungo una delle vie secondarie che conducono verso Grottaglie, si trova una delle masserie più imponenti di Martina: masseria Tagliente.
L’impostazione complessiva della masseria è ad elle, sul lato lungo si collocano la casa padronale e la chiesetta, mentre sul lato corto si situa, in assoluta autonomia la zona dei trulli destinati all’area servizi. La fabbrica padronale risale al 1848, ha due superficie sovrapposte e le aperture sono disposte su cinque assi in perfetta simmetria. Il prospetto è quello tipico di un palazzo signorile in stile neoclassico, molto simile a quelli dei palazzi nel borgo antico. Il portale centrale presenta un’elegante modanatura e sorregge superiormente una balconata leggermente prospiciente.
All’estremità sinistra della casa padronale si trova la graziosa chiesetta, dalle linee molto semplici, che sul timpano curvilineo mostra la statua litica di san Martino a cavallo nell’atto di tagliare il mantello. Il modello scultoreo ricalca di molto il gruppo artistico presente sulla cimasa dell’arco di santo Stefano in città. Prova evidente di come nel Settecento ci fosse una continua simbiosi artistica fra la città e la campagna. L’interno della chiesetta è voltato a botte con due unghie che dividono le due lunette sulle pareti laterali.
L’altare a muro è in stile ottocentesco e riproduce a tempera dei finti intagli marmorei. Nella nicchia si colloca una statua in carta pesta del Cristo. Lateralmente all’altare ci sono due piccole tele; sulla destra si riconosce la Madonna del Rosario, mentre sulla sinistra è raffigurato la Madonna con San Francesco da Paola. Interessanti sono le due tele della seconda metà del XVIII secolo che si trovano lateralmente. Sulla destra si può ammirare la tela di sant’Anna con la piccola Maria e di fronte si colloca la meravigliosa tela di santa Margherita da Cortona restaurata nel 1965.
Esternamente la masseria si correda di un enorme complesso di trulli con destinazione varie, di un piazzale con una vasta aia e tutto intorno si ergono i pareti a secco dei diversi iazzi.