Masseria Nunzio

Nell’ambito delle masserie dell’agro martinese si colloca la masseria Nunzio. Essa è ubicata in quella parte nord-orientale del territorio di Martina Franca che si insinua tra l’area di Alberobello e quella di Locorotondo, e che in origine apparteneva a Monopoli; la masseria dista nove chilometri dal comune di Martina Franca, cinque e mezzo da quello di Alberobello e quattro da Locorotondo.

Il nome deriva dal primo proprietario accertato, ricordato dall’epigrafe presente sulla facciata della chiesa della masseria: Nunzio La Domita, un agiato borghese di Martina, il quale lasciò la masseria alla figlia Giulia, sposata nel 1695 a Giovanni Domenico Barnaba, esponente di una famiglia del ceto egemone martinese, i cui discendenti hanno conservato questo bene fino ai giorni nostri.

Gli elementi principali che si possono distinguere nell’intero complesso architettonico sono il primitivo nucleo residenziale “a torre” risalente alla seconda metà del Seicento, le abitazioni dei massari ottenute tramite accorporamento di unità edilizie a trullo, tra le quali risalta il maggiore di tutto l’insieme dei trulli dal diametro poco superiore ai cinque metri; si segnala inoltre il corpo residenziale padronale con copertura a terrazza di edificazione più recente, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, la cosidetta “zona dei servizi” contenente pagliaio, stalle, depositi per attrezzi ottenuta anch’essa tramite accorporamento di unità a trullo, l’aia lastricata, la cappella e infine il giardino ottocentesco (1868). Quest’ultimo è circondato da un robusto parametro murario a secco.

All’interno il giardino è quadripartito da vialetti mediani che si incrociano a formare un gazebo con pilastrini a sostegno del pergolato; anche il perimetro interno è fiancheggiato da vialetti con pilastrini.

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