Grotta del Cuoco

E’ una delle cavità più estese, con un ingresso verticale di circa 4 metri.

Una volta era sicuramente la dimora della più grossa colonia di pipistrelli della zona.

Nei primi anni 70 fu razziata di molte delle sue forme concrezionatiche, furono addirittura asportati grossi colonnati. E’ stata sicuramente la grotta nel territorio martinese, che ha pagato più di tutte le altre, per il commercio incontrollato di souvenir turistici.

In seguito, poi, è stata utilizzata da trafficanti in pezzi di auto come posto ideale per farvi sparire le carcasse ormai smontate di ogni pezzo utile. Una di queste, l’ultima, fu addirittura incendiata aggiungendo un ulteriore danno ambientale al già traballante e delicato ecosistema.

Oggi la Grotta del Cuoco, ripulita e modestamente tutelata con una grata, sta riacquistando una sua funzione naturale che già si evidenzia nell’indubbio aumento del ripopolamento dei pipistrelli. È stato notato anche per la prima volta un Italodites (siamo sicuri che già c’era, ma non aveva avuto il coraggio di venire allo scoperto in mezzo a quel pattume…..).

 

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