Chiesa di San Pietro dei Greci

L’antica chiesetta di origine medievale rappresenta una testimonianza significativa della presenza di una nutrita comunità greca che si insediò a Martina già intorno al XIV secolo, attirati in parte dai privilegi e dalle franchigie avviate dalla dominazione angioina. Essi costruirono due chiese all’interno del centro storico: quella di San Giovanni (largo Buonarroti), e questa, dedicata a San Pietro, in cui si officiava secondo il rito scismatico-orientale e perciò entrambe erano dette dei Greci.
La chiesa presenta un tipico impianto medievale costituito da un’unica aula rettangolare. Anticamente l’ingresso principale era collocato sul lato più corto, in Via Cavour, la cui cornice è di gusto rinascimentale. In un secondo momento si aprì l’attuale ingresso sul lato più lungo, a ridosso della piazzetta, adornandolo con una lunetta e con un campanile a vela dotato di una croce litica. Inoltre furono aperte due finestre, distruggendo all’interno degli affreschi preesistenti. La copertura esterna è fatta con un tetto aguzzo. All’interno, sulla parete dell’altare a muro principale, c’è la tempera di San Pietro e San Paolo. Sulle restanti pareti della chiesetta si trovano le tempere di Santa Lucia e Santa Agata. Nella piccola sagrestia vi è un affresco raffigurante l’Ecce Homo.
Nel 1888 fu istituita presso questa chiesa la Confraternita del Preziosissimo Sangue che ebbe breve durata, infatti, si estinse negli anni ’50 del XX secolo. Si conserva, a testimonianza di questo, una scultura raffigurante il Sangue sparso di Cristo e una tela riproducente lo stesso soggetto.

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